4.1 I tempi: differenze tra le versioni
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Versione delle 14:18, 28 gen 2016
Tempi per l'organizzazione e la gestione del corso
La programmazione di qualsiasi intervento formativo, parte molto tempo prima della sua finale erogazione e termina qualche tempo dopo. Occorre quindi nella fase di pianificazione tenere presenti le seguenti tappe:
Prima
- verifica delle risorse necessarie (economiche, umane, strumentali, temporali, ecc.);
- iter istituzionale a seconda della tipologia di intervento (cap. 3.2);
- individuazione del periodo di erogazione dopo la verifica dei calendari didattici e delle logistiche;
- pianificazione effettiva del corso;
- pianificazione delle modalità di iscrizione [1].
Durante
- predisposizione della promozione dell’iniziativa (pubblicazione su sito web, volantini, newsletter, ecc.);
- gestione delle iscrizioni;
- preparazione della presentazione (vedi scansione dei tempi del corso)
- preparazione dei materiali didattici (presentazioni, esercizi, test di ingresso/uscita, ecc.), ricordando la regola empirica secondo la quale il tempo necessario per la preparazione è doppio rispetto a quello della durata del corso (p.es. corso di 4 ore=8 ore lavorative di preparazione della documentazione);
- preparazione e verifica dell’aula;
- erogazione del corso.
Dopo
- gestire i dati dell’eventuale monitoraggio dell’apprendimento e restituire un feed-back agli studenti;
- gestire eventuali richieste di assistenza o dubbi emersi successivamente all’erogazione del corso;
- raccolta e analisi dei dati sul gradimento del corso;
- autovalutazione degli aspetti positivi e negativi;
- eventuale riprogrammazione.
Tempi di erogazione
Periodi di svolgimento
Con l’esclusione dei soli interventi spot ospitati nelle ore di corso di un docente (proposta 2, cap. 2.2), è fondamentale individuare un buon momento nel quale programmare le iniziative, soprattutto nei casi di corsi che si svolgano su più giornate. Occorre infatti evitare di scegliere periodi di eccessivo impegno per gli studenti; particolare attenzione va posta al target di riferimento dei corsi di base, ovvero gli studenti dei primi due anni che, di norma, hanno molte lezioni da seguire. È tuttavia opportuno considerare anche le eventuali attività di tirocinio e l’impegno nella redazione della tesi di laurea che coinvolgono gli studenti degli anni successivi.
A tal fine è opportuno riferirsi alle seguenti fonti d’informazione nonché ai colleghi impegnati nella gestione della logistica:
- calendario didattico del corso di studi;
- tabella degli orari delle lezioni dei singoli semestri.
In generale, dato l’alto numero di studenti fuori sede e pendolari, un periodo ottimale potrebbero essere le settimane immediatamente precedenti l’inizio delle lezioni (settembre e marzo?); per le stesse ragioni sarebbe auspicabile non programmare i corsi a ridosso del fine settimana, di ponti o di lunghi periodi festivi.
Per favorire una eventuale riformulazione dei periodi di erogazione, è opportuno inserire nella rilevazione del gradimento del corso una domanda esplicita relativa all’idoneità del periodo prescelto. Una volta riscontratane la positività (o corretta la programmazione in base ai riscontri negativi) è ottimale mantenere i medesimi periodi nei successivi anni accademici anche per facilitare, in virtù del passaparola tra gli studenti, l’adesione ai corsi.
Durata del corso
La durata dei moduli formativi è strettamente commisurata ai seguenti fattori:
- natura e tipologia degli interventi (cap. 2.2);
- target di riferimento;
- livello di avanzamento/complessità del corso.
Per quanto riguarda il primo punto, richiamando le tipologie di corsi già viste nel cap. 2.2, la durata può variare da un minimo di 30’ nel caso dell’intervento del bibliotecario all’interno di un insegnamento (proposta 2, intervento spot) ad un massimo di più moduli didattici in giornate a cadenza regolare all’interno dell’anno accademico.
Va tenuto presente che, nel caso il corso preveda l’assegnazione di CFU (proposta 4, modulo incorporato o embedded), ad 1 CFU corrisponde un impegno di 25 ore complessive tra frequenza dei corsi e studio individuale.
Scansione dei tempi del corso
Il monitoraggio dei tempi di erogazione è fondamentale al fine della riuscita del corso. Per questo motivo è opportuno applicare i seguenti accorgimenti:
- schematizzare la scansione degli argomenti e misurarne le singole durate, aiutandosi con la redazione di un syllabus, ovvero un documento che descriva sinteticamente i temi da trattare nel corso;
- prevedere i tempi per delle esercitazioni pratiche che esemplifichino la presentazione. Di regola, riservare non meno del 25% della durata della singola lezione agli esercizi alternare presentazione ed esercitazioni pratiche;
- accorpare gli argomenti sulla base delle affinità e in modo la loro successione sia coerente (p.es.: una sola unità didattica dedicata ai cataloghi e/o una presentazione del catalogo dei periodici prima della trattazione dei periodici elettronici, ecc.);
- ripetere più volte le presentazioni per controllare i propri tempi;
- se la quantità di argomenti rischia di sopravanzare il tempo a disposizione, rinunciare all'esposizione completa. È meglio riservarsi di riprogettare il corso per l’edizione successiva, aumentandone le ore, piuttosto che sovraffollare la presentazione con argomenti appena accennati che difficilmente aggiungerebbero qualcosa alle competenze già in possesso dello studente.
Note
- ↑ Le iscrizioni vanno gestite con congruo anticipo e devono essere possibili già alla comunicazione dell’evento p.es. tramite:
- moduli online (creabili con Google Drive o con il cms Plone per le biblioteche di ex-facoltà);
- email istituzionale della biblioteca o del servizio dedicato;
- File:Registro iscrizioni.pdf presso la biblioteca