Teorie dell' apprendimento Capitolo 3
[Si propone l'eliminazione totale della seguente sezione di capitolo perché esclusivamente teorica]
In questo paragrafo riportiamo integralmente la traduzione in italiano (a cura di Alina Renditiso) del capitolo Le teorie dell'apprendimento delle 'Guidelines on Information Literacy for Lifelong Learning' dell'IFLA:
Teorie dell’apprendimento
Le attuali teorie dell’apprendimento sono basate sulla psicologia cognitiva e sulla ricerca nell’ambito dell’educazione costruttivista. La familiarità con queste teorie è essenziale se i bibliotecari hanno necessità di sviluppare tecniche d’insegnamento efficaci per guidare l’apprendimento (McGregor ,come citato da Stripling, 1999). Un bibliotecario non solo ha bisogno di questa familiarità con le componenti dello sviluppo delle competenze informative, ma deve anche dimostrare competenza in quanto facilitatore dell’apprendimento, oltre ad aver consapevolezza dei diversi stili di apprendimento degli studenti.
Esistono molte teorie dell’apprendimento e ciascuna presenta ulteriori varianti al suo interno. Non esiste una teoria dell’apprendimento giusta o sbagliata, così come non tutte le pratiche educative sono basate su di una specifica scuola di pensiero (Grassian, Kaplowitz, 2001). I bibliotecari devono scegliere una teoria – con le sue varianti – che sia compatibile con il proprio stile d’apprendimento così pure con il tema o l’argomento che deve essere insegnato.
Va tenuto in mente che (Squires, 1994):
• L’apprendimento implica cambiamento
• Questo cambiamento tende ad essere continuo
• L’apprendimento può comportare un cambiamento nel modo di pensare e agire, o in entrambi
• L’apprendimento avviene attraverso l’interazione tra gli strumenti del contesto ambientale con le informazioni, gli eventi e le esperienze (includendo ma non limitandosi all’insegnamento e alla formazione)
Di seguito è presentata una sintesi delle principali teorie dell’apprendimento, dei modelli di apprendimento e dei fattori che influenzano l’apprendimento degli individui, delle loro maniere di pensare e dei loro stili di apprendimento (McGregor apud Stripling, 1999). E’ necessario sottolineare che sono solo alcune tra le tanti esistenti.
Teoria comportamentale : la realtà è esterna e assoluta: E’ possibile misurarla: causa ed effetto possono essere determinati e standardizzati: un esempio di questo sono i test standardizzati. Alcuni concetti principali sono:
• Condizionamento (Pavlov, 2005) – L’apprendimento è interpretato in accordo con il comportamento osservabile. Quello che le persone fanno è più importante di quello che pensano.
• Rinforzo (Skinner, 1986) – Lo stimolo è offerto dopo che un atto si realizza come un modo per incentivare o scoraggiare la ripetizione di un certo comportamento
• Apprendimento attraverso l’osservazione (Bandura, 2004). L’apprendimento avviene attraverso l’osservazione e l’imitazione al comportamento osservato.
Teoria costruttivista: la realtà è costruita socialmente da individui, i quali determinano la propria realtà basandosi su conoscenze ed esperienze precedenti ed uniche.
Questa teoria differisce dalla teoria comportamentale per il fatto di assumere che è possibile esaminare ciò che non è osservabile e tentare di comprendere quello che succede nella mente quando stiamo imparando. Il pensiero attuale sull’apprendimento è fortemente influenzato dalle teorie costruttiviste e dalle relative ricerche. Alcuni dei modelli costruttivisti in educazione sono:
• Attività pratiche di soluzione dei problemi (Dewey 1967). – L’apprendimento può essere raggiunto mediante il pensiero riflessivo per risolvere i problemi attraverso l’analisi di problemi simili alla vita reale e alle sue possibili alternative di soluzioni; per esempio: i professori agendo come guide più che da distributori di informazioni
• Tappe dello sviluppo cognitivo (Piaget, 2005) – Lo sviluppo dell’apprendimento nei bambini è incentivato attraverso una previa comprensione, anche se le idee sono poco precise. Descrive le quattro tappe dello sviluppo dei bambini che è necessario che questi superino. Non si può progredire da una tappa all’altra finché non abbiano raggiunto un certo criterio; riconosce quello che i bambini riescono fare, piuttosto che ciò che non possono fare.
• Costruzione con una base di conoscenza anteriore (Bruner, 1962). – Coloro che apprendono costruiscono sulla base del proprio apprendimento precedente per raggiungere livelli sempre più avanzati di comprensione. L’apprendimento è un processo attivo di scoperta e categorizzazione.
Psicologia cognitiva
Tecniche di insegnamento:
Focalizzazione comportamentale
• Condizionamento
• Rinforzo
• Apprendimento attraverso la soluzione di problemi
Focalizzazione costruttivista
• Attività di soluzione dei problemi
• Tappe dello sviluppo cognitivo
• Costruzione sulla base di conoscenze anteriori
I modelli di apprendimento (McGregor, 1999). Nei modelli di apprendimento costruttivista dell’educazione, la pedagogia dell’apprendimento e la psicologia cognitiva si basano su differenti modelli di apprendimento che non necessariamente si escludono a vicenda.
• Apprendimento basato sulla ricerca (Bruner, 1962) – Il docente presenta un problema (con risposte aperte, chiuse o attive) affinché gli studenti possano risolverlo e gli fornisce gli strumenti per farlo.
• Apprendimento centrato sullo studente. – Gli studenti sono visti come individui che hanno qualcosa da dire su ciò che stanno imparando. L’apprendimento è attivo e gli studenti sono incentivati ad auto svilupparsi, assumendosi in prima persona la responsabilità del proprio apprendimento.
• Apprendimento cooperativo (Slavin, 1995). – L’interazione tra gli studenti promuove e consente di raggiungere gli obbiettivi dell’apprendimento in modo più efficiente rispetto all’apprendimento individuale.
• Apprendimento basato sul cervello. – Questo stile di apprendimento è basato su cinque presupposti: 1) il cervello funziona organizzando ciò che vi entra e attribuendogli un significato; 2) il cervello funziona cercando modelli; 3) il cervello può fare più di una cosa alla volta e processa il tutto e le parti simultaneamente; 4) le emozioni hanno un ruolo importante sull’apprendimento; 5) ogni cervello è diverso dagli altri
• Apprendimento significativo. – Gli studenti s’impegnano in compiti significativi che li mettono in gioco, e sono interessati a risolvere problemi del mondo reale. Costruiscono i loro significati quando sono interessati a ciò che imparano, quando possono regolare e controllare ciò che stanno imparando; quando loro stessi stabiliscono i propri obiettivi di apprendimento, e quando sono consapevoli e scelgono le proprie strategie di apprendimento e sono capaci di lavorare con gli altri studenti. Questo modello include diversi dei precedenti.
== I fattori del processo di apprendimento == (McGregor, 1999)
L’apprendimento è influenzato da diversi fattori, tra i quali i diversi tipi di intelligenza, i diversi stili di apprendimento e diversi tipi di motivazione.
• Intelligenza multipla (Gardner, 1983). – L’intelligenza è un concetto con sfaccettato e gli studenti hanno varie forme simultanee di analizzare la propria realtà. Queste sono: linguistiche, logico-matematiche, spaziali, sinestetiche (corporali), musicali , interpersonali, e naturalistiche.
• Stili di apprendimento (Gardner, 1983). – Uno stile di apprendimento è una preferenza generale, a prescindere dal fatto che l’intelligenza è una capacità di affrontare uno specifico contenuto. Alcuni autori enfatizzano le preferenze fisiche ed ambientali, gli stili cognitivi e il modo di lavorare. Esistono varie categorizzazioni per valutare i diversi tipi di personalità, preferenze sensoriali (visiva, uditiva, cinestetica) preferenze ambientali e stili di pensiero.
• Motivazione (Wittrock, 2004) – Il problema di iniziare, mantenere, condurre un’attività è fortemente influenzata da come le persone imparano. I programmi motivazionali sono basati sulla teoria comportamentale, per esempio: forniscono ricompense estrinseche per incoraggiare l’apprendimento. L’inconveniente è che gli studenti tendono a focalizzarsi sulla ricompensa a detrimento dell’attività in se stessa.
I fattori di apprendimento
Intelligenza multipla (Gardner)
Stili di apprendimento (Gardner)
Motivazione (Wittock)
Pensiero e apprendimento
La maniera in cui le persone pensano e le tipologie dei loro pensieri sono elementi importanti nel processo di apprendimento.
• La Tassonomia di Bloom (Bloom, 1956) - La tassonomia per classificare gli obbiettivi di apprendimento nel dominio cognitivo mette in relazione le capacità di pensiero in un ordine gerarchico che suggerisce le qualità/capacità che i docenti devono promuovere. Queste capacità (skills) dalla più semplice alla più complessa sono: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. La conoscenza è qui considerata in un’accezione di significato più semplice, con una definizione comune e differente da quella usata in biblioteconomia.
• Pensiero critico (Ennis, 1985) – e’ “un pensiero riflessivo, razionale che si focalizza per decidere cosa credere o cosa fare” (pag.54)- Le definizioni includono comportamenti di presa di decisioni e sviluppo del pensiero.
• Pensiero creativo (Cave, 1996) – E’ la capacità di vedere le cose in maniera differente da quella ovvia o tradizionale. Il pensiero creativo ha due componenti: il pensiero divergente e quello convergente. Il primo è l’abilità di intellettuale di pensare più di una cosa contemporaneamente e di elaborare idee e il secondo è la capacità di valutare logicamente, criticamente e scegliere da un’insieme di idee quella migliore.
• Metacognizione (Blacke; Spence, 1990) Riflettere sopra il pensare è conosciuto come meta cognizione: è un elemento importante tanto nel pensiero critico quanto in quello creativo. Coloro che imparano essendo consapevoli di cosa e di come pensano possono migliorare il proprio modo di pensare. Un esempio di questo approccio consiste nel chiedere agli studenti che rileggano e analizzino i pensieri che registrano nei propri diari.
• Modelli mentali (Glynn, 1997). – I modelli mentali sono uno schema di base su come si costruiscono i nuovi significati (secondo quanto sostengono nelle loro teorie Piaget e Vygotsky). Coloro che apprendono percepiscono i concetti mediante delle rappresentazioni mentali che li aiutano a comprendere. I modelli mentali enfatizzano l’importanza delle conoscenze anteriori, dal momento che queste possono essere immagazzinate nei propri schemi/modelli mentali e le nuove conoscenze si costruiscono basandosi su questi.
Strumenti per promuovere l’apprendimento
Esistono diverse tecniche per incentivare l’apprendimento, tra le quali:
• Coaching: Guidare (supportando, facilitando) uno o più studenti attraverso un compito da svolgere o durante lo sviluppo di un ragionamento qualsiasi è una tecnica utile per gli insegnanti. E’ all’opposto di dirigere.
• Questioning: Uno strumento utile per sondare le conoscenze già esistenti e per allargare il ragionamento. E’ utile per incentivare il pensiero divergente, critico e di un livello superiore.
Bibliografia
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