Monitoraggio dell'apprendimento Capitolo 5: differenze tra le versioni
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Il monitoraggio dell'apprendimento è un'osservazione incentrata sul singolo studente allo scopo di controllare l’avanzamento del processo di apprendimento rispetto al piano del corso e ai risultati attesi. Consiste nell’attivazione di operazioni programmate, formali ed esplicite di raccolta di dati. Ha natura informativa e retroattiva '''[verificare cosa significa]'''. | |||
Si differenzia dalla valutazione di fine corso perché: | |||
* è una attività più ampia della valutazione in quanto pur utilizza le componenti quantitative della valutazione del risultato finale di un corso, insieme ad altri elementi informativi relativi al livello di apprendimento dello studente. Ciò al fine di produrre una base valida per le seguenti operazioni: autovalutazioni fondate, determinazione da parte del docente della posizione della classe e dei singoli studenti rispetto ai fini formativi, eventuale riconoscimento della necessità di interventi correttivi; | |||
* ha natura formativa perché richiede il coinvolgimento attivo dello studente lungo tutto il processo. | |||
== | = Perché monitorare = | ||
= | Un monitoraggio cosciente e programmato favorisce la crescita e la formazione dello studente, certifica il raggiungimento dei risultati intermedi e finali e migliora la realizzazione del programma d’apprendimento. | ||
= Come monitorare = | |||
Durante lo svolgimento di un corso, in particolare durante quelli con un piccolo numero di partecipanti, esistono sempre atti comunicativi e comportamenti che hanno in modo implicito e spontaneo le caratteristiche e le funzioni di un monitoraggio nel senso utilizzato in questo documento. Queste caratteristiche e funzioni sono insite nella natura interattiva della comunicazione tra docente discente. | |||
Tuttavia, nel caso di corsi molto articolati e con un alto numero di studenti, può essere conveniente progettare un'attività di monitoraggio formalmente definita. | |||
A tal fine possono essere utilizzati più strumenti alcuni pensati per un uso diretto da parte dello studente, altri rielaborati dal docente: | |||
* '''''check list''''': una lista di verifica è un riepilogo delle operazioni necessarie all’assolvimento di un compito. Può essere consegnata agli studenti per l’autovalutazione; | |||
* '''rubriche''': a differenza delle liste di verifica, le rubriche sono dedicate ai risultati attesi. Il complesso delle competenze in uscita è scomposto in capacità che lo studente deve sviluppare nel corso dell’apprendimento. La singola capacità dovrebbe essere descritta in modo quantificabile e misurata tramite un indicatore; | |||
* '''dialogo''': attivazione di momenti di libera discussione tra docente e studente, gruppo di studenti o classe intera. In questo contesto il docente orienta il dialogo attraverso l’uso di domande guida; | |||
* '''portfolio''': il portfolio è l’insieme individuale dei prodotti intermedi del processo di apprendimento '''[CLAUDIA TROVERà ULTERIORI INFORMAZIONI CHE DETTAGLINO COSA è E POI METTEREMO UNA NOTA]'''; | |||
* '''relazioni''': si richiede la redazione di una sintesi personale dei risultati e una valutazione selettiva di quanto recuperato come elaborato finale di esercitazioni di risposta a un quesito informativo; | |||
* '''test''': tradizionali domande aperte e/o chiuse focalizzate sui contenuti dell’apprendimento. | |||
'''[METTERE IN BIBLIOGRAFIA]''' Nella stesura di questo capitolo si è fatto riferimento al documento IFLA: Lau, Jesús. 2006. Guidelines on information literacy for lifelong learning final draft. The Hague: International Federation of Library Associations and Institutions. | |||
Versione delle 10:19, 9 lug 2015
Il monitoraggio dell'apprendimento è un'osservazione incentrata sul singolo studente allo scopo di controllare l’avanzamento del processo di apprendimento rispetto al piano del corso e ai risultati attesi. Consiste nell’attivazione di operazioni programmate, formali ed esplicite di raccolta di dati. Ha natura informativa e retroattiva [verificare cosa significa]. Si differenzia dalla valutazione di fine corso perché:
- è una attività più ampia della valutazione in quanto pur utilizza le componenti quantitative della valutazione del risultato finale di un corso, insieme ad altri elementi informativi relativi al livello di apprendimento dello studente. Ciò al fine di produrre una base valida per le seguenti operazioni: autovalutazioni fondate, determinazione da parte del docente della posizione della classe e dei singoli studenti rispetto ai fini formativi, eventuale riconoscimento della necessità di interventi correttivi;
- ha natura formativa perché richiede il coinvolgimento attivo dello studente lungo tutto il processo.
Perché monitorare
Un monitoraggio cosciente e programmato favorisce la crescita e la formazione dello studente, certifica il raggiungimento dei risultati intermedi e finali e migliora la realizzazione del programma d’apprendimento.
Come monitorare
Durante lo svolgimento di un corso, in particolare durante quelli con un piccolo numero di partecipanti, esistono sempre atti comunicativi e comportamenti che hanno in modo implicito e spontaneo le caratteristiche e le funzioni di un monitoraggio nel senso utilizzato in questo documento. Queste caratteristiche e funzioni sono insite nella natura interattiva della comunicazione tra docente discente.
Tuttavia, nel caso di corsi molto articolati e con un alto numero di studenti, può essere conveniente progettare un'attività di monitoraggio formalmente definita.
A tal fine possono essere utilizzati più strumenti alcuni pensati per un uso diretto da parte dello studente, altri rielaborati dal docente:
- check list: una lista di verifica è un riepilogo delle operazioni necessarie all’assolvimento di un compito. Può essere consegnata agli studenti per l’autovalutazione;
- rubriche: a differenza delle liste di verifica, le rubriche sono dedicate ai risultati attesi. Il complesso delle competenze in uscita è scomposto in capacità che lo studente deve sviluppare nel corso dell’apprendimento. La singola capacità dovrebbe essere descritta in modo quantificabile e misurata tramite un indicatore;
- dialogo: attivazione di momenti di libera discussione tra docente e studente, gruppo di studenti o classe intera. In questo contesto il docente orienta il dialogo attraverso l’uso di domande guida;
- portfolio: il portfolio è l’insieme individuale dei prodotti intermedi del processo di apprendimento [CLAUDIA TROVERà ULTERIORI INFORMAZIONI CHE DETTAGLINO COSA è E POI METTEREMO UNA NOTA];
- relazioni: si richiede la redazione di una sintesi personale dei risultati e una valutazione selettiva di quanto recuperato come elaborato finale di esercitazioni di risposta a un quesito informativo;
- test: tradizionali domande aperte e/o chiuse focalizzate sui contenuti dell’apprendimento.
[METTERE IN BIBLIOGRAFIA] Nella stesura di questo capitolo si è fatto riferimento al documento IFLA: Lau, Jesús. 2006. Guidelines on information literacy for lifelong learning final draft. The Hague: International Federation of Library Associations and Institutions.